La realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l’anno scolastico 2022-23 (prove INVALSI 2024) viene effettuata in ottemperanza a quanto previsto dal D. Lgs. 62/2017, dalla legge107/2015 e dal D.P.R. 80/2013.
L’Ente spiega le ragioni, la natura e l’uso delle prove in un documento sintetico, chiaro pensato per tutto il mondo della scuola e per le famiglie – Le prove Invalsi secondo l’INVALSI
Modalità di Svolgimento
Le prove Invalsi riguardano la II primaria (prova cartacea tradizionale di Italiano e di Matematica), la V primaria (prova cartacea tradizionale di Italiano, di Matematica e di Inglese) e la III secondaria di primo grado con prove computer based (CBT) di Italiano, Matematica e Inglese (livello A1 e A2 del QCER).
Tutti gli allievi sostengono una Prova di Italiano e una di Matematica; quelli dei gradi 5 e 8 svolgono anche una Prova di Inglese, suddivisa in Reading e Listening.
La modalità di somministrazione cambia a seconda del ciclo d’istruzione: nella Scuola primaria le Prove avvengono simultaneamente nello stesso giorno per ogni materia e alla stessa ora con la tradizionale modalità carta e matita.
La Scuola secondaria, invece, utilizza la modalità CBT e svolge le Prove all’interno di un periodo di somministrazione fissato a livello nazionale. Questa finestra temporale può essere gestita autonomamente da ciascuna scuola, in funzione del numero degli allievi e del numero di computer disponibili.
Le classi campione – cioè le classi scelte come rappresentative del sistema scolastico italiano e i cui risultati servono come riferimento – svolgono le Prove in dei giorni specifici definiti a livello nazionale.
Le prove INVALSI e lo svolgimento delle azioni a esse connesse costituiscono attività ordinaria d’istituto (artt. 4, 7 e 19).
Personale scolastico