PROGETTO 27 40 (24/25)

Anno scolastico 2024/2025

Ha la finalità di promuovere una scuola nuova che punti alle competenze europee, attraverso viaggi di istruzione

Progetto Realizzato

Presentazione

Durata

5 Maggio 2025

Descrizione del progetto

Premessa

Le “Visite e le uscite didattiche e i Viaggi d’istruzione” hanno la finalità

di promuovere una scuola nuova che estenda il proprio sapere oltre i

singoli contenuti disciplinari, indirizzando i ragazzi verso i grandi valori

umani ed universali attraverso la socializzazione e l’instaurazione di

rapporti interpersonali anche al di fuori del consueto ambiente

d’appartenenza. Rappresentano, quindi, un punto fondamentale

dell’offerta formativa, e rispondono alle finalità educative e culturali

esplicitate nel P.T.O.F., perché costituiscono un momento molto

intenso di ampliamento e approfondimento culturale vissuto con i

docenti in una dimensione nuova e costituiscono un arricchimento

dell’attività scolastica.

Costituiscono, inoltre, occasioni di stimolo per lo sviluppo e la

formazione della personalità degli alunni fornendo loro conoscenze

specifiche del mondo del lavoro, anche ai fini dell’orientamento. Sono

esperienze di apprendimento e di maturazione della personalità che

rientrano generalmente in progetti più ampi di tipo disciplinare ed

interdisciplinare quali: educazione alla salute, ambientale, alla

legalità. L’esperienza del viaggio consente agli alunni di conoscere il

territorio nei vari aspetti: culturali, sociali, ambientali, storici e artistici.

Consente, inoltre, di condividere, in una prospettiva più ampia, le

norme che regolano la vita sociale e di relazione.

Descrizione

Il “Progetto 27 40” ha la finalità di promuovere una scuola nuova che

punti alle competenze europee, come prescritto nel documento di

Lisbona del 2006, che rielaborava le indicazioni della Conferenza di

Copenaghen dell’anno precedente. Si tratta di costruire un concreto

percorso di cittadinanza che trovi nei ventisette stati europei il suo

perimetro ideale. L’Europa, cioè non come l’orizzonte astratto di un

tirocinio di cittadinanza, ma un campo aperto alle potenzialità di una

scuola e di un progetto educativo compiutamente europeo. L’Europa

delle nazioni, delle capitali, dei nuovi flussi migratori, un continente dei

diritti e delle conoscenze da attraversare lungo il percorso educativo

senza dimenticare che per non pochi di questi ragazzi il camposcuola,

le gite scolastiche, sono non di rado l’unica occasione di viaggio.

In richiamo alla Conferenza di Copenaghen si sceglie, allora, la

capitale danese come simbolico punto di partenza. Il mondo di

Andersen evoca una dimensione fiabesca stimolante per ragazzi in

viaggio fra infanzia e adolescenza. Il tema della trasformazione, così

presente nelle fiabe dello scrittore, è metafora di questo viaggio, di

questa evoluzione. L’anatroccolo del bambino che non è più, ha già in

sé il volo del cigno che promette di essere.

L’antico parco dei divertimenti, “I Giardini di Tivoli”, si distacca dalla

globalizzazione degli attuali parchi di divertimento e propone un

ambiente rispettoso dell’ecosistema. I Giardini costituiscono, infatti,

una grande oasi verde all’interno del centro cittadino caratterizzata da

vasti boschi e popolata da animali selvatici. Il parco divertimenti,

nonostante sorga all’interno di tale oasi, rispetta l’ecosistema del

giardino circostante.

Questo tipo di iniziativa si propone di rispondere in pieno a quanto

richiesto dalla competenza prescritta nel documento di Lisbona come

“consapevolezza ed espressione culturale”:

“La conoscenza culturale presuppone una

consapevolezza del… retaggio culturale locale, nazionale

ed europeo e della sua collocazione nel mondo. Essa

riguarda una conoscenza di base delle principali opere

culturali, comprese quelle della cultura popolare

contemporanea. È essenziale cogliere la diversità

culturale e linguistica in Europa e in altre parti del mondo,

la necessità di preservarla e l’importanza dei fattori esteticinella vita quotidiana”.

(Cit. Consapevolezza ed espressione culturale).

L’identità del nuovo “continente europeo” può partire solo da un

viaggio fra le culture e un riconoscimento delle reciproche differenze

che portano il ragazzo a vivere una scuola intesa come ambasciatrice

di conoscenza e di integrazione. L’esperienza diretta dei luoghi

rappresenta, nella sfida, una posta tra convivenza culturali sempre più

stimolanti ma non prive di insidie, un autentico laboratorio della

diversità. Copenaghen, quindi, come partenza fiabesca per un viaggio

destinato all’acquisizione di una piena cittadinanza europea.

“Queste competenze dovrebbero facilitare la soluzione di

situazioni di stress e frustrazione che possono

manifestarsi nella vita sociale di ogni individuo. Le

persone inoltre dovrebbero sviluppare un interesse per le

dimensioni socioeconomiche e multiculturali della società

europea, condividere e rispettare le diversità e superare i

pregiudizi. Per quanto riguarda la competenza civica essa

riguarda la capacità di impegnarsi attivamente nella sfera

pubblica, mostrando solidarietà e interesse nella ricerca

delle soluzioni a problemi che riguardano la collettività sia

a livello locale che Europeo”. (Cit. Competenza sociale e

civica).

Obiettivi

Obiettivi educativi

Offrire agli alunni l’opportunità di una visita guidata in località

di interesse artistico – culturale, con attinenza, possibilmente,

ad alcuni percorsi didattici svolti.

Educare alla condivisione di esperienze formative in ambito

extra – scolastico.

Migliorare la socializzazione fra gli studenti della classe e

dell’istituto di appartenenza.

Arricchire il rapporto relazionale docenti/allievi in contesti extra

– curriculari.

Far conoscere realtà e situazioni nuove.

Affinare gli interessi dei ragazzi ed il loro senso estetico.

Obiettivi culturali

Acquisizione di nuove conoscenze.

Consolidamento delle conoscenze acquisite attraverso l’esperienza diretta.

Sviluppo della capacità di “leggere” l’ambiente circostante, nei

suoi aspetti naturali, culturali, storici.

Conoscenza di luoghi ed ambienti culturali e professionali

nuovi e diversi

Obiettivi formativi

Acquisizione di un comportamento civilmente corretto ed

adeguato.

Sviluppo della capacità di stare con gli altri rispettandoli e

socializzando le esperienze.

Acquisizione di maggiori spazi di autonomia personale al di

fuori dell’ambiente vissuto.

Socializzazione attraverso l’allontanamento dal proprio spazio

abituale.

Approccio alla cultura del viaggio e quella laboratoriale

extrascolastica.

Educazione alla lettura geo-storica del territorio.

Educare all’arte di viaggiare per arricchirsi non solo in termini

di conoscenze.

Ripensare al viaggio in termini di turismo responsabile.

Accrescere la curiosità verso culture straniere.

Affinare il senso di appartenenza alla comunità europea.

Affinare l’apprezzamento per un contesto culturale e/o

naturalistico particolarmente vivo.

Obiettivi didattici

Affinare la conoscenza delle varie civiltà straniere.

Accrescere la conoscenza di particolari momenti o fenomeni

storici dai segni lasciati dall’uomo sul territorio, nelle cose e

nell’arte.

Perfezionare nell’uso parlato l’espressione nella lingua inglese

e/o francese.

Avvicinarsi al godimento delle testimonianze artistiche

caratterizzanti i luoghi visitati.

In collaborazione con

Referente del Progetto: Giovanna Tomassetti

Insegnanti della scuola “Stefania Quaranta”, su libera adesione;

allievi della scuola “Stefania Quaranta”, su libera adesione.

Partecipanti

Tutte le classi che aderiranno alla proposta di un viaggio d’istruzione

di 4/5 giorni.

Risultati

Risultati attesi

Consapevolezza dell’allievo di essere cittadino dell’Unione Europeo e parte integrante dell’ambiente.

L’allievo non vede la sostenibilità come materia di studio, ma come elemento portante della sua vita.

Vedi, inoltre, le Priorità del RAV cui il progetto si riferisce e gli Obiettivi.

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